La liquidazione periodica IVA, anche denominata LIPE, è una comunicazione telematica che deve essere inviata trimestralmente all’Agenzia delle Entrate per riepilogare i dati delle proprie liquidazioni Iva e, dunque, determinare la propria posizione creditoria o debitoria nei confronti dell’Erario. Tale documento deve essere trasmesso da tutti i soggetti passivi IVA, in applicazione delle disposizioni contenute nell’art. 21-bis, del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78. Il modello LIPE è costituito da 2 parti: il frontespizio e il modulo vero e proprio denominato quadro VP. All’interno del primo devono essere indicati alcuni dati identificativi del contribuente a cui si riferisce la LIPE, mentre il secondo è invece dedicato ai dati contabili e fiscali. Lo scadenzario di riferimento segue un andamento trimestrale, e risulta così delineato:

  • 1° trimestre (gennaio, febbraio, marzo): da trasmettere entro il 31 maggio;
  • 2° trimestre (aprile, maggio, giugno): da trasmettere entro il 16 settembre;
  • 3° trimestre (luglio, agosto, settembre): da trasmettere entro il 30 novembre;
  • 4° trimestre (ottobre, novembre, dicembre): da trasmettere entro il 28 febbraio.

È da notare come a partire dal 2020 sia stata introdotta una semplificazione legata alla scadenza dell’invio telematico delle risultanze del 4° trimestre. È infatti attualmente previsto che i contribuenti possono optare per la presentazione della Dichiarazione annuale IVA entro la fine del mese di febbraio di ogni anno e in tal caso sono esonerati dalla trasmissione separata della liquidazione periodica IVA che avrebbe la medesima scadenza. In caso di esercizio di tale opzione, infatti, all’interno della Dichiarazione IVA si deve procedere con la compilazione del quadro VP appositamente inserito per riepilogare i dati fiscali del 4° trimestre.

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