L’Agenzia delle Entrate elabora con cadenza trimestrale le fatture elettroniche trasmesse al Sistema di Interscambio (SdI), per determinare se su tali fatture è stato indicato correttamente l’assoggettamento all’imposta di bollo. Da tale controllo, vengono definiti due elenchi, consultabili dal portale di “Fatture e Corrispettivi”, in particolare:

  1. elenco A (non modificabile), contenente le fatture elettroniche correttamente assoggettate a bollo;
  2. elenco B (modificabile), contente le fatture elettroniche che non riportano assoggettamento a bollo ma in base ai dati contenenti nella fattura avrebbero dovuto essere assoggettate.

Nell’elenco B rientrano le fatture che presentano le seguenti condizioni:

  • la somma degli importi delle operazioni presenti risulta maggiore di 77,47 euro;
  • è stato valorizzato il campo “Natura” con uno dei seguenti codici: N2.1 e N2.2 (operazioni non soggette a Iva); N3.5 e N3.6 (operazioni non imponibili Iva); N4 (operazioni esenti Iva)
  • non è presente l’indicazione della codifica prevista per i casi di non assoggettamento all’imposta di bollo. Tale indicazione deve essere resa per le operazioni che, seppur formalmente rientranti nel campo applicativo dell’imposta di bollo, non devono esservi assoggettate per specifica disposizione normativa.
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