La fase di pianificazione riveste un ruolo cruciale nel perimetro delle attività del revisore, fondata sul principio cardine del risk approach, che proprio in questo periodo dell’anno è chiamato ad effettuare una serie di valutazioni ed analisi al fine di compiere un’attenta ed esaustiva individuazione e valutazione dei rischi a livello di bilancio e di singola asserzione di voce di bilancio, in conformità alle prescrizioni dei principi di revisione. Il revisore dovrà definire il perimetro dell’attività da implementare durante il processo di revisione che si tradurrà nell’elaborazione della strategia da perseguire:

a) individuando le aree maggiormente meritevoli di attenzione;
b) Fissando i parametri quantitativi che influenzeranno l’estensione delle procedure;
c) Programmando le tempistiche operative e la supervisione del team.

Attraverso le informazioni acquisite nella fase di pianificazione, il revisore raccoglie gli elementi necessari a quantificare la significatività specifica, operativa e generale, che consente di determinare con nesso logico e razionale la natura, la tempistica e l’estensione dei controlli. In fase di attività conclusive (relazione di revisione) il confronto con i livelli di materiality permette di avere un benchmark di riferimento per esprimere un giudizio pertinente sul bilancio.

Per i bilanci 2021 sarà fondamentale prestare attenzione a tutte le eventuali agevolazioni temporanee fruite dal cliente perché potrebbero falsare i risultati delle verifiche comparative:

1) Andamento economico del settore di riferimento
2) Richiesta di moratoria
3) Rivalutazione cespiti
4) Sospensione ammortamenti

Nel caso particolare di aziende con calo della redditività e con evidenti discordanze comparative dei dati consuntivi si renderanno necessarie attività di enquiry con la direzione e l’utilizzo di budget e forecast per il calcolo della significatività.

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