Nel consueto incontro di formazione l’Audit Committee di Abaco si è concentrato sulla valutazione del portafoglio creditizio delle banche.

In particolare, sono stati analizzati i crediti deteriorati, conosciuti generalmente come NPL (non performing loans) o NPE (non performing exposure), ovvero crediti bancari per i quali la riscossione è incerta sia in termini di effettivo net value del credito, sia in ordine all’effettiva data di incasso. Inoltre abbiamo ricordato come, a fronte di un credito bancario non performing, la banca sia tenuta ad appostare accantonamenti in bilancio (provisioning). Gli NPL si dividono in tre categorie:

  1. Bad loans, o sofferenze, cioè esposizioni verso soggetti in stato di sostanziale insolvenza o illiquidità;
  2. Unlikely-to-pay (UTP), ovvero crediti bancari per i quali è probabile che il debitore non adempia integralmente;
  3. Past-due, ovvero esposizioni scadute o che eccedono i limiti di affidamento.

L’argomento, specialistico, è di particolare interesse professionale perché coniuga la normativa bancaria e finanziaria con i principi contabili internazionali e sottolinea oggi la centralità del #CRO (Chief Risk Officer) e del CLO (Chief Lending Officer) nella gestione degli asset bancari. In termini di controlli altrettanto cruciali le attività svolte dalla società di revisione e dal Collegio sindacale.

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