Abaco Academy ha affrontato, questa settimana, il tema delle società innovative e delle misure di sostegno previste dall’ordinamento.

Le startup innovative e gli incubatori certificati sono stati introdotti dagli artt. 25 commi 2 e 5 e ss. del DL 179/2012 (convertito con la legge 221 del 17 dicembre 2012).
Le PMI innovative sono state introdotte dall’art 4 comma 1 del DL 3/2015. L’Italia è stato uno dei primi stati europei a prevedere discipline tailor made per questi soggetti, dedicando a ciascuno una sezione speciale del Registro delle imprese.

L’accesso a queste sezioni speciali è condizionato al rispetto di particolari requisiti, diversi da soggetto a soggetto, ma che seguono la medesima logica, quella di favorire l’innovazione e lo sviluppo tecnologico. Essere qualificati come “innovativi” nel Registro delle imprese è condicio sine qua non per poter accedere ai benefici e alle misure di sostegno previste e concesse non solo dalla mano pubblica (su tutti il Ministero per lo sviluppo economico) ma anche dagli investitori (tra tanti ricordiamo i venture capitalist). Non mancano infine agevolazioni in materia di lavoro subordinato, né concessioni in tema di ambiente ed innovazione tecnologica.
Attualmente sono circa 15.000 le startup Italiane, il numero più alto di sempre, destinato a crescere ed a svilupparsi ulteriormente.

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