L’entrata in vigore del Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza, inizialmente prevista per il 15 agosto 2020, come sappiamo, è stata differita al 1° settembre 2021 dal decreto-legge n. 23 del 2020, in considerazione della situazione economico-finanziaria legata all’epidemia da Covid-19. In linea generale, il provvedimento ha come obiettivo quello di riformare in modo organico e unitario la materia delle procedure concorsuali semplificando il sistema normativo nel suo complesso, attraverso:

  1. l’introduzione delle procedure di allerta e di composizione assistita della crisi, le quali fungeranno da strumento di sostegno diretto ad analizzare le cause delle difficoltà economico-finanziarie;
  2. strumenti di regolazione della crisi, come, ad esempio, i piani di risanamento, gli accordi di ristrutturazione e le convenzioni di moratoria;
  3. modifiche al codice civile, le quali prevedono nuovi obblighi per gli imprenditori e nuove responsabilità per gli amministratori
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