Il CdM ha approvato il 16 novembre il ddl recante il Bilancio di previsione per l’anno finanziario 2021 e il bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023. Tra le principali novità troviamo:
a) previsioni normative per gli investimenti in beni strumentali nuovi effettuati a partire dal 16 novembre 2020 e fino al 31 dicembre 2022;
b) aliquote agevolative più elevate, più alti limiti massimi delle spese ammissibili e minori tempi di fruizione;
c) credito d’imposta per i beni strumentali generici aperto a imprese e professionisti: con la nuova disciplina, sono agevolabili anche i beni immateriali.
Da ricordare, inoltre, che il credito d’imposta spetta a tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, a patto che non si tratti di imprese in stato di fallimento, concordato preventivo o imprese destinatarie di sanzioni interdittive.
Altra novità, il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione ma in nr.3 quote annuali: per i soggetti con ricavi o compensi inferiori a 5 milioni di euro, in un’unica quota annuale.