La riforma dello Sport, prevista dai Decreti Legislativi dal 36 al 40 del 2021 e che dovrebbe essere operativa in parte dal prossimo 1° gennaio 2022 e in parte a decorrere dal 31 dicembre 2023, conferma e legittima le Associazioni sportive dilettantistiche (A.s.d.) e le Società sportive, sia professionistiche che dilettantistiche (S.s.d.), dove il rientro in una delle citate categorie è fondamentale per l’applicazione della disciplina fiscale prevista per lo sport dilettantistico, con particolare riferimento al regime forfetario ex Legge 398/1991, al regime semplificato per A.s.d. con ricavi < 400/700mila euro ed al regime forfetario ex Art. 145 TUIR.

La riforma prevede inoltre, con uno dei cinque decreti legislativi attuativi, l’istituzione del Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche ed il nuovo procedimento di acquisto della personalità giuridica, che saranno operativi dal 31 agosto 2022, in luogo del precedente termine del 31 dicembre 2023.

Le altre principali novità introdotte dalla riforma dello sport sono:

i) nascita della figura del lavoratore sportivo, che comporterà un aumento delle tutele per gli atleti dilettanti;
ii) ridefinizione del concetto di scopo di lucro e la possibilità di distribuire dividendi e di acquisire qualsiasi tipologia di forma societaria tra quelle previste dal titolo V del Codice civile;
iii) ridefinizione delle norme che regolano l’attività dei procuratori sportivi, nonché quelle per gli impianti e gli stadi;
iv) stretta sulla sicurezza per le discipline sportive invernali e aumento delle tutele degli atleti disabili, con l’introduzione delle sezioni paraolimpiche nei corpi civili e militari dello Stato.

Abaco è a vostra disposizione per qualsiasi chiarimento in materia.

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