L’accettazione dell’incarico rappresenta un momento fondamentale per il revisore e richiede una valutazione attenta di vari fattori, al fine di assicurare il rispetto dei principi etici e professionali. I due “pilastri” portanti del processo sono l’indipendenza e la competenza professionale. Il revisore deve possedere e mantenere l’indipendenza per evitare conflitti di interesse e garantire sempre le competenze necessarie per comprendere l’azienda oggetto di audit e applicare correttamente i principi di revisione.

Il revisore deve: i) verificare che il quadro normativo sull’informazione finanziaria sia adeguato, considerando la natura dell’impresa, lo scopo del bilancio e le normative vigenti; ii) attivare un adeguato presidio AML e segnalare eventuali operazioni sospette (SOS), come previsto dal D. Lgs 231/2007.

La fase preliminare di verifica delle competenze, dei principi etici e dell’integrità del cliente richiede una documentazione accurata e la necessità di approntare adeguate procedure (sistema IT, check list, questionari, etc…) con obbligo di conservazione delle carte di lavoro per 10 anni.

 

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