Nel panorama attuale la normativa inerente ai termini di decadenza per gli accertamenti fiscali risulta caratterizzata dell’introduzione di molteplici misure che vanno a diversificare i termini in base alle annualità di riferimento e ad alcuni elementi fiscalmente rilevanti in capo a professionisti e imprese.

Nello specifico, la normativa ordinaria prevede i seguenti termini per l’attività di accertamento da parte dell’Amministrazione Finanziaria:

  • Dichiarazione presentata: 31.12 del quinto anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione;
  • Omessa dichiarazione o dichiarazione nulla: 31.12 del settimo anno successivo a quello in cui la dichiarazione avrebbe dovuto essere presentata.

Tra gli elementi che impattano sui termini di accertamento, sia in termini di riduzioni che di proroga, rientrano, tra gli altri:

  • Adesione al Concordato Preventivo Biennale e al ravvedimento speciale: proroga dei termini in scadenza al 31.12.2024 al 31.12.2025 e prescrizione delle annualità 2017/2018/2019/2020/2021 unificata al 31.12.2027;
  • Regime premiale ISA: Riduzione di un anno dei termini di decadenza per l’attività di accertamento in caso di punteggio ISA uguale o superiore a 8;
  • COVID: Proroga di 84 giorni per gli accertamenti fiscali con termini di decadenza fissati al 31.12.2020;
  • Tracciabilità dei pagamenti: Riduzione di un anno dei termini di decadenza per l’attività di accertamento, per i soli redditi di lavoro autonomo o di impresa, in caso di esercizio dell’opzione “Comunicazione art. 4 D.M. 4 agosto 2016” nel quadro RS della dichiarazione dei redditi.

Abaco è a vostra disposizione per qualsiasi chiarimento in materia!

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