La gestione delle rimanenze di magazzino è essenziale per una corretta redazione del bilancio aziendale e per il rispetto delle normative fiscali. Civilisticamente, le rimanenze sono iscritte nello stato patrimoniale tra le attività circolanti, mentre le variazioni sono riportate nel conto economico. La rilevazione avviene al momento del trasferimento dei rischi e benefici, con la valutazione effettuata al minore tra il costo di acquisto o produzione e il valore di realizzo desumibile dal mercato.

Un metodo di valorizzazione particolarmente rilevante è il costo specifico, applicabile ai beni infungibili, che assegna a ciascun bene il costo effettivamente sostenuto. Per i beni fungibili, invece, si possono utilizzare i metodi FIFO (First In, First Out), LIFO (Last In, First Out) o il costo medio ponderato.

Dal punto di vista fiscale, l’art. 92 del TUIR distingue tra beni fungibili e infungibili. I beni infungibili devono essere valorizzati al costo specifico, mentre per i beni fungibili si adottano i criteri contabili, con un valore minimo determinato tramite il LIFO a scatti annuali. Questo approccio assicura coerenza nella gestione fiscale e tutela l’integrità del bilancio.

FOLLOW US ON