Chiunque possieda asset illecitamente non potrà più fare affidamento sull’opacità del sistema finanziario internazionale, che diverrà trasparente e fondato sullo scambio automatico di informazioni. La Voluntary Disclosure è stata pensata per regolarizzare i patrimoni illegalmente detenuti, sia in Italia che all’estero, e rappresenta l’ultima concreta possibilità di regolarizzazione

Come già anticipato in nostri più recenti interventi la Voluntary Disclosure è stata pensata per regolarizzare i patrimoni illegalmente detenuti, sia in Italia che all’estero, e non rappresenta una disciplina permanente.

Anzi, molto probabilmente, stiamo scrivendo dell’ultimo treno in transito, l’ultima concreta possibilità di regolarizzazione, in ragione del fatto che dal 1 Gennaio 2018 l’Amministrazione finanziaria italiana completerà il progetto di scambio automatico di informazioni con la maggior parte dei Paesi del mondo.

Progetto già oggi operativo ed effettivo.


In questa seconda tornata di VD, l’attenzione si sta spostando
dalle persone fisiche ai veicoli da queste utilizzate per occultare attività finanziarie: trust, società conduit interposte, strutture societarie ibride…

Sarà quindi possibile sanare le conseguenze, anche penali, collegate alla c.d. “interposizione fittizia”.

Orizzonte temporale: 2009-2015.

Chiunque avesse utilizzato veicoli conduit può oggi regolarizzare la propria posizione.

In difetto continuerà ad essere esposto:

  • alle violazioni degli obblighi al monitoraggio fiscale ed ai fini delle imposte evase;
  • ai reati fiscali;
  • ai reati di riciclaggio ed autoriciclaggio:
  • al raddoppio dei termini.

Nel merito dell’ultimo punto, va precisato che la Voluntary Disclosure esclude il raddoppio dei termini per le attività finanziarie detenute in tutti quei Paesi che hanno stipulato con l’Italia un accordo di reciproca collaborazione nella lotta all’evasione prima del 24 ottobre 2016.

Parliamo di “interposizione fittizia” quando il soggetto formalmente intestatario degli asset ha in realtà operato per conto di altro soggetto, il c.d. “Titolare effettivo”. Figura e definizione mutuata dalla normativa anti riciclaggio.

Grazie alla Voluntary Disclosure il titolare effettivo dichiarerà le attività solo fittiziamente intestate ad un trust o ad una conduit company, sanando le violazioni dichiarative e quelle in materia di monitoraggio fiscale (quadro RW).

L’intervento di professionisti qualificati ed esperti permette di gestire correttamente la Sezione dedicata ai soggetti collegati, agli altri beneficiari/proprietari effettivi, i quali dovranno riesaminare la propria posizione tributaria, sanando anch’essi le proprie violazioni patrimoniali e reddituali.

Lo stesso dicasi per il trust effettivo, in merito al quale andranno considerate e rivalutate le posizioni dei beneficiari/titolari.

Il caso dei veicoli interposti ha anche conseguenze ai fini IVA. Il mancato esercizio di un’attività economica preclude infatti i diritti alla detrazione dell’imposta sul valore aggiunto.

Analogo discorso vale per le polizze fittizie.

 

Abaco Commercialisti Associati è a disposizione per analizzare con Voi ogni specifica fattispecie, al fine della sua emersione e regolarizzazione. Chiedi subito appuntamento tramite la Segreteria di Studio.

 

 

Modena, 23 gennaio 2017

STUDIO ABACO
Roberta Adami